"E' un privilegio preparare la stanza in cui dormirà qualcun altro"
E. Jolley
"Villa Lopez" è un Bed & Breakfast che offre ai suoi ospiti calda accoglienza, intimità, relax, eleganza e cura in ogni particolare.
Il suo blog nasce per raccontare le piccole straordinarie storie di amicizia nate tra una torta di mele ed una chiacchierata in giardino all'ombra "du' Chiozzu", il vecchio gelso che stende i suoi ombrosi rami, paterno e protettivo, e la cui maestosa mole parla di secoli di vita e sembra quasi raccontarti di tutti i monelli che ogni primavera davano la scalata ai suoi rami per "rubare" le sue more.
Tra le pagine di questo blog troverete i pensieri, a volte vere poesie, lasciati dai miei ospiti, veri protagonisti della vita di questo bed&breakfast; troverete pagine scritte proprio da alcuni di loro; troverete, a volte, riflessioni e considerazioni sui problemi di quest'angolo di Calabria e sul turismo; troverete leggende e racconti nati dalla fantasia popolare e tramandati nei secoli; poesie e brani di autori calabresi, spesso sconosciuti.
Il mio invito, a tutti i visitatori di questo blog, a lasciare i propri pensieri e commenti dando così vita e seguito a tante altre bellissime storie di simpatia ed amicizia.


Accomodatevi, prego, se desiderate visitare il mio bed & breakfast

mercoledì 10 dicembre 2008

Quel vecchio maglione


Dicembre.
E' già quasi Natale. Il freddo è arrivato anche quì, nel "profondo sud". E piove, viene giù una pioggerellina leggera, fitta fitta.
Lascio che lo sguardo si perda tra il verde dei pini, sù verso la collina che l'autunno ha dipinto di legno e nebbia. Inverno, pochi ospiti nel mio bed&breakfast, lontani i colori e l'allegria dei mesi estivi pieni dei volti di nuovi e vecchi amici.
Chissà perchè il mio pensiero, in volo distratto, mi riporta ad un pomeriggio di qualche tempo fà? Forse perchè in una giornata così, fatta di pioggia e fuoco nel camino, io e Francesca prendevamo il té, respirando aromi dolci e fruttati e profumo speziato di legno consumato dalla fiamma.
Francesca era mia ospite per tre, a volte quattro giorni la settimana in quel periodo. Le guance arrossate dal calore della fiamma e tranquille chiacchierate, ci facevamo compagnia in quei lunghi pomeriggi invernali.
Bevemmo quel pomeriggio, il nostro té in silenzio, caldo, quasi bollente. E poi Francesca mi parlò di quel suo maglione nero, un pò largo, che si faceva scivolare addosso subito, appena rientrava a casa, smettendo i compassati abiti "da lavoro".
Mi raccontò di una storia d'amore bellissima quanto impossibile. Di una speranza che le illuminava il cuore a dispetto di qualsiasi logica, ragionevole, umana impossibilità.
L'amore ha ragioni che la ragione non conosce.
L'amore di Francesca aveva la consistenza dei sogni, la passione dei poeti, la musica delle onde e del vento. E nessun umano, terreno futuro.
Nel giorno in cui si persero, per l'ultima volta, reciprocamente, nella profondità dei loro occhi, delle loro anime, senza neanche sfiorarsi, era inverno e faceva tanto freddo proprio come nel nostro pomeriggio di té e ricordi; Francesca lasciava che il profumo di lui le entrasse profondamente dentro, nel cuore, per poterlo respirare ancora, dopo, nel ricordo. Allora lui si sfilò il maglione che portava addosso e lo lasciò tra le mani di lei un attimo prima che la folla li separasse e la portasse via, rimanendo lì a guardarla, a fissare il punto dove lei si era dissolta nella distanza, ancora e ancora dopo che era già andata. Non si sarebbero mai più rivisti.
Io la ascoltavo lasciando che l'emozione del suo racconto mi riempisse gli occhi di commozione eppure Francesca non era triste, parlava con gioia di questo suo amore, reso impossibile dalla piccola umana dimensione ma incredibilmente sempre vivo, pieno, grande e meraviglioso nei loro cuori. Con occhi adesso splendenti, mi raccontava di questo suo straordinario amore e di quanto fosse felice e grata per aver conosciuto e vissuto un tale profondo sentimento. Indipendentemente dall'impossibilità di vivere insieme al suo amato, quel sentimento sarebbe vissuto per sempre nel suo cuore, le sarebbe appartenuto per sempre. Di più, al di là della distanza e del silenzio che li separava, lei "sentiva" il pensiero e la presenza del suo amato accanto a se.
A dispetto di tutto il tempo passato da quel giorno e di tutta l'acqua che lo aveva lavato, Francesca continuava ad indossare il profumo del suo amore nel vecchio maglione.