Porta Amusa |
Ormai
non risuona più il ripido selciato:
tacciono il raglio, il nitrito, il belato
e tace l’affannoso fiato
del pastore, del contadinoe tace l’affannoso fiato
dall’amaro, ingrato destino.
Immemori le siepi e i muri
silenti le pietre, i tuguri
par sia calato l’oblio
su tutto il paese mio… la vera cultura, tenace
e da ogni pur piccola “strace”
ci chiama ancora Natura:
la madre antica, la vita futura.
la Porta non teme incursioni
di vecchi o di nuovi ladroni
e attende sempre aperta
a Caulonia una riscoperta…
Attendono nuovi passi
giovani, lievi, i nostri sassi,
gli antichi custodi di storie
di piccole e grandi memorie.
(Emma Chiera - inedita - 28-29.12.2010)
Notizie storiche su Caulonia e la Porta Amusa
Nell'ottavo secolo a.c. un numero sempre più cospicuo di greci si avventurarono sulle profonde acque del mar jonio e raggiunsero le nostre sponde, dando così origine a quel processo definito da ogni studioso di storia antica l'epoca della seconda emigrazione, ovvero della colonizzazione ellenica sulle coste dell'Italia meridionale e della Calabria jonica in particolare.
Nel corso della loro storia le popolazioni elleniche ( achee, calcidesi, corinzie, laconiche e joniche) conobbero più volte il fenomeno dell'esodo verso terre da colonizzare.
Tarante, Metaponto, Sibari, Crotone, Locri e Reggio e subito dopo Squillace e Caulonia, furono le colonie e le sub-colonie che i greci costruirono lungo il litoranee jonico del mezzogiorno d'Italia. "Nel quinto secolo a.C. le città-stato sorte nel sud della penisola Italiana e in Sicilia erano diventate così numerose che tutta quella parte d'Italia veniva ormai comunemente denominata in greco Megale Hellas e in latino Magna Graecia.
In quella terra che dovevano considerare ricca di favorevoli opportunità i colonizzatori greci importarono il meglio delle loro cultura: poesia, filosofìa, scienza, tecnologia, religione, mitologia e arte. La Grecia d'Occidente, a sua volta, apportò rilevanti contributi culturali e diede i natali a luminari come Parmenide, Empedocle, Archimede. Platone ed Eschilo vi soggiornarono"
(Michael Bennett e Aaron J. Paul).
Nessun commento:
Posta un commento