"E' un privilegio preparare la stanza in cui dormirà qualcun altro"
E. Jolley
"Villa Lopez" è un Bed & Breakfast che offre ai suoi ospiti calda accoglienza, intimità, relax, eleganza e cura in ogni particolare.
Il suo blog nasce per raccontare le piccole straordinarie storie di amicizia nate tra una torta di mele ed una chiacchierata in giardino all'ombra "du' Chiozzu", il vecchio gelso che stende i suoi ombrosi rami, paterno e protettivo, e la cui maestosa mole parla di secoli di vita e sembra quasi raccontarti di tutti i monelli che ogni primavera davano la scalata ai suoi rami per "rubare" le sue more.
Tra le pagine di questo blog troverete i pensieri, a volte vere poesie, lasciati dai miei ospiti, veri protagonisti della vita di questo bed&breakfast; troverete pagine scritte proprio da alcuni di loro; troverete, a volte, riflessioni e considerazioni sui problemi di quest'angolo di Calabria e sul turismo; troverete leggende e racconti nati dalla fantasia popolare e tramandati nei secoli; poesie e brani di autori calabresi, spesso sconosciuti.
Il mio invito, a tutti i visitatori di questo blog, a lasciare i propri pensieri e commenti dando così vita e seguito a tante altre bellissime storie di simpatia ed amicizia.


Accomodatevi, prego, se desiderate visitare il mio bed & breakfast

mercoledì 16 giugno 2010

"Madre"





Il tuo nome è Amore e Vita. 
E profumo di pelle, calde carezze, infinita dolcezza ed esotiche fragranze.
Gioiosi ricordi, echi di risa e lacrime asciugate alla tua tenerezza.

Dovevi essere Amore e Vita. 
Sei stata tristezza e lontananza. Odori estranei e lingue sconosciute. Smarrimento e paura.
Ricordi di lacrime e solitudine. Solo una voce al di là del filo. Desiderata ed odiata.
 E poi dissolta nel nulla e poi ancora la tua voce, il tuo viso. 
Un dolore infinito e ferite ancora sanguinanti. Finite le lacrime rimane atroce ancora infinita la solitudine.

Un filo indissolubile ci lega.
Non so se qualche volta mi hai cercato nel tuo cuore. Se hai mai parlato alla mia ombra.
Se a volte ritorna un ricordo dei mei giochi di bimba. 
So chi sei. Ma mi sei sconosciuta.
Non hai mai permesso che ti chiamassi con amore, dolcezza, nostalgia, rimpianto.
Pronunciare il tuo nome è una nuova ferita sulla mia pelle.

Eppure sei mia madre. 

Il dipinto è stato prelevato dal sito dell'artista Franco Murer